Una patente nuova ad ogni rinnovo.
Per rinnovare la patente non si dovrà più attendere l’arrivo del vecchio bollino adesivo, ma, al massimo entro 7 giorni, verrà inviata direttamente a casa, o ad altro indirizzo indicato dal cittadino, una nuova patente di guida nuova di zecca.
Le indicazioni sulla nuova procedura sono contenute in un decreto del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 10 dicembre e che entrerà in vigore dal 9 gennaio 2014.
Come funziona
Fondamentale nella nuova procedura più che nella precedente il ruolo del medico che, una volta effettuata la visita e accertata l’idoneità al rinnovo, inoltrerà l’estratto del certificato, la firma del cittadino e la foto (Formato 44 x 33 mm) per via telematica al Centro Elaborazione Dati della Motorizzazione che, a sua volta, invierà al medico una ricevuta con la foto dell’utente. Quest’ultimo dovrà utilizzare la suddetta ricevuta (solo se la vecchia patente è già scaduta) per la guida fino all’arrivo della nuova patente.
La tematica delle visite fiscali per malattia assume un ruolo di grande interesse nella disciplina del diritto del lavoro italiano, ed in particolar modo la parte di disciplina inerente ai dipendenti pubblici: ecco quindi un breve focus che inquadra con rapidità le principali caratteristiche dell’istituto..
Numero di visite fiscali per malattia consentite
L’art. 2 del Decreto Ministeriale n. 206/2009 stabilisce innanzitutto che sono esclusi dalle visite fiscali per malattia tutti i dipendenti nei confronti dei quali è stata già effettuata l’ispezione fiscale per il periodo di prognosi indicato nel certificato. A partire da questa statuizione pertanto, la visita fiscale per malattia non può essere prevista per due volte per il medesimo evento morboso. Facendo un rapido esempio, se per una prognosi di dieci giorni il medico fiscale dovesse effettuare la visita fiscale di controllo già il primo giorno, per i rimanenti nove il dipendente avrebbe la facoltà di allontanarsi dal proprio domicilio senza alcun obbligo di reperibilità. È quindi possibile una sola visita medica di controllo. Gli eventuali prolungamenti del periodo morboso fanno invece scattare la possibilità di una successiva visita fiscale di controllo.
Super – dirigenti Pubblica Ammnistrazione strapagati, oceaniche differenze di trattamento tra livelli dirigenziali diversi e strane discrasie: il modello di gestione economico adottato dalla Pubblica Amministrazione italiana assume coloriture preoccupanti. È ciò che emerge da un rapporto pubblicato dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) nelle scorse settimane.
Rapporto OCSE: i dirigenti italiani guadagnano il doppio degli altri
Fonte: Il Sole 24 Ore
Il Rapporto, denominato icasticamente “Government at a Glance” ovvero “un’occhiata alle amministrazioni”, evidenzia infatti come nel nostro paese i dirigenti Pubblica Amministrazione di prima fascia siano di gran lunga i più pagati di chiunque altro sul pianeta in posizioni analoghe: 650mila dollari (circa 482mila euro al cambio di novembre) è il reddito annuale, riferito all’anno 2011, di un dirigente apicale italiano facente capo ad uno dei sei distretti ministeriali presi in considerazione dall’indagine (ovvero i dicasteri afferenti ad Interni, Economia, Giustizia, Istruzione, Salute e Ambiente). La cifra possiede un peso quasi triplo rispetto alla media dei 34 paesi facenti parte dell’OCSE (nelle cui fila sono allineati quasi tutti i paesi dell’Unione Europea e diversi paesi industrializzati del resto del mondo tra cui Stati Uniti, Canada e Giappone) la quale si assesta sulla quota di 232mila dollari (circa 170mila euro).
Dirigenti Pubblica Amministrazione: Come sono i redditi dei dirigenti nel resto del mondo?
Al fine di comprendere meglio la vertiginosa altezza delle retribuzioni corrisposte in Italia ai dirigenti Pubblica Amministrazione apicali pare opportuno effettuare una comparazione con le retribuzioni puntuali di alcuni paesi tra i più rappresentativi: in Gran Bretagna, ad esempio, i dirigenti di prima fascia sudditi di Sua Maestà percepiscono un reddito di 348mila dollari all’anno: quasi la metà rispetto agli italiani nel 2011. Negli Stati Uniti la quota si assesta sui 275mila dollari, in Francia sui 260mila e nella “virtuosa” Germania sulla quota di 231mila. La nazione che si colloca più vicina all’Italia in questa particolare classifica è la Nuova Zelanda: 397mila dollari di retribuzione annua per gli apicali, comunque una distanza abissale rispetto ai 650mila dollari percepiti dai “super-dirigenti” pubblici italiani.
In questa direzione non va certamente dimenticato che il Governo presieduto da Mario Monti nel 2012 ha introdotto il tetto salariale inerente proprio alle retribuzioni dei dirigenti Pubblica Amministrazione apicali: questi, ad oggi, non possono oltrepassare una quota di retribuzione di 302mila euro annui: la quale rimane in ogni modo una cifra elevatissima, specie se confrontata con quella degli altri paesi industrializzati citati.
Ma presso i livelli dirigenziali più bassi la tendenza si inverte
L’elemento curioso – e che non fa altro che confermare i dubbi che già gravavano sulla edificazione di un corretto sistema di retribuzione in capo alla Pubblica Amministrazione – è poi rappresentato dal fatto che, sempre secondo i dati forniti dal rapporto OCSE, al di sotto del secondo livello gerarchico dirigenziale si palesa un’inversione di tendenza proprio con riferimento alla retribuzione: ad esempio, in Italia la fascia dei funzionari pubblici risulta sottopagata rispetto alla media dei paesi afferenti all’OCSE. La retribuzione di questa fascia si attesta sulla cifra di 69mila dollari l’anno (circa 51mila euro) contro 90 mila della media OCSE: in questa fascia emergono in maniera preponderante gli Stati Uniti con un salario di 160mila dollari annui, ed affiorano anche paesi europei come Spagna, Olanda, Belgio e Danimarca che assegnano ai loro funzionari un reddito superiore ai 100mila dollari.
di Marco Brezza da “Dipendenti Statali – il Blog”
In tempi di crisi di liquidità finanziaria che costringe le famiglie a fare i conti “alla lira” un imprevisto può diventare un problema insormontabile. E se a volte la spesa è rinviabile altre volte, al contrario, deve essere affrontata immediatamente. Ad esempio un improvviso mal di denti.
Sappiamo tutti che i costi per le cure dentali sono rilevanti. E spesso, pur di risparmiare ci si rivolge a professionisti low cost che per abbattere il prezzo utilizzano materiali di bassa qualità.
Per questo abbiamo deciso di sottoscrivere una convenzione per i nostri soci attraverso la quale abbattere i costi senza rinunciare a una prestazione sanitaria di qualità.
Il contenuto della convenzione prevede uno sconto sul listino (per visualizzare il listino clicca qui) del 25% e la garanzia di ricevere la prestazione attraverso un professionista, il Dott. Mastrorilli ( Laurea in Medicina e specializzazione in odontoiatria), che opera da anni con grande apprezzamento per la sua professionalità e disponibilità.
PRIMA VISITA GRATUITA
SOLO PER I SOCI ADIRC ORTOPANORAMICA A 10 EURO
Attualmente conviene aspettare i last minute o è meglio prenotare in anticipo?
Una volta c’erano i LAST MINUTE o meglio, i LAST SECOND.
Questa vecchia abitudine ha proiettato, un buon numero di turisti, verso un modo anomalo di programmare il viaggio ovvero “non programmare il viaggio”! Non decidere in base ai propridesideri ma, orientarsi verso un pacchetto, da scegliere all’ultimo momento, confidando in unipotetico “prezzo stracciato” accontentandosi di una destinazione qualsiasi (purché costassepoco).
Questa tendenza però si è rivelata controproducente, soprattutto per i tour operator che lanciavano queste iniziative. Con il tempo infatti si sono rivelate, la causa, ma forse anche la conseguenza, dell’assenza di una corretta pianificazione delle vendite.
I risultati sono visibili sicuramente a tutti: questo abuso dei last minute e dei last second ha contribuito in maniera fortemente incisiva a far uscire dal mercato del turismo Brand famosi (spesso ancora vivi nei ricordi dei viaggiatori) con la triste conseguenza di dover lasciare
migliaia di persone senza un lavoro.
Il cambio di rotta è ormai evidente, i maggiori TO puntano ad incentivare le prenotazioni anticipate, premiando chi prenota con largo anticipo.
POSTI ESAURITI
Ciao AMICI,
la Tramp Limited presenta Ficarra e Picone in “Apriti cielo”.
Il desiderio di sentire di nuovo il calore delle risate del pubblico, è stata la molla per la costruzione di questo nuovo testo, in tour dal 2012.
Come i precedenti lavori, anche questo, è costituito da quadri, che a loro volta, rappresentano la vita quotidiana con i suoi paradossi al limite dell’assurdo.
Prenota la tua poltrona con noi per lunedì 16 dicembre 2013 alle ore 21.00 presso il Teatro Ambra Jovinelli.
La quota (posto poltrona) per i nostri soci è di € 19,00 per i non soci di € 20,00 anziché
€ 26,00.
Per info e prenotazioni telefona alla nostra sede al tel. 06/48906227 o scrivi un’email a segreteria@adirc.roma.it.
Affrettati, ultimissimi posti disponibili!!!
Cari amici,
lunedì 2 dicembre verrà inaugurata a Palazzo delle Esposizioni, in via Nazionale, 194, la mostra: “IL CIBO IMMAGINARIO – 1950-1970 pubblicità ed immagine dell’italia a tavola”.
Per molti di noi è l’occasione di fare un tuffo nella nostra infanzia attraverso i ricordi che ci trasmettono le immagini pubblicitarie che sono esposte ed accompagnano il percorso sul cibo e su come negli anni sia cambiata la percezione di questo e il comportamento degli italiani a tavola.
L’INGRESSO E’ GRATUITO.
Stampa l’invito
Inoltre informiamo chi è interessato e non potrà prendere parte alla inaugurazione che la mostra sarà aperta al pubblico dal 3 dicembre al 6 gennaio, ma in questo caso a pagamento.
Cari saluti.
National Geographic, la Grande Avventura: 125 anni nel mondo 15 in Italia
Palazzo delle Esposizioni
dal 28/09/2013 al 02/03/2014
Era il 13 gennaio del 1988 quando a Washington si incontrarono 33 uomini e diedero vita alla National Geographic Society. Una realtà scientifica e divulgativa che da allora è cresciuta ed è diventata un punto di riferimento per far conoscere, attraverso i loro tanti lavori, i luoghi più sperduti del pianeta insieme alle culture che lo abitano.
La National Geographic Society attraverso le sue immagini ha fatto viaggiare con la fantasia intere generazioni. Oggi, con i nuovi mezzi di trasporto, spostarsi da una località ad un’altra o da continente a continente è solo questione di ore, ma per gran parte delle persone che sono vissute nel secolo appena trascorso la loro fantasia e le immagini della National Geographic Society hanno rappresentato l’unica possibilità di conoscere nuovi paesi e culture diverse.
Chi non ricorda i bellissimi filmati sottomarini dell’indimenticato Jacques Cousteau, ma anche le imprese nelle giungle più impervie per farci conoscere gli animali e le piante che le abitavano o ancora l’indimenticabile e avventurosa spedizione di Robert Peary al Polo Nord.
Ora possiamo rivivere tutto questo, in occasione dei 125 anni dalla nascita della National Geographic Society, in una bellissima mostra che si tiene a Palazzo delle Esposizioni dal 28 novembre al 2 febbraio dal titolo “NATIONAL GEOGRAPHIC 125 anni nel mondo 15 in Italia – LA GRANDE AVVENTURA.
Cézanne e gli Artisti italiani del ‘900
Complesso del Vittoriano
dal 05/10/2013 al 02/02/2014
Cleopatra – Roma e l’Incantesimo d’Egitto
Chiostro del Bramante
dal 12/10/2013 al 02/02/2014