con la circolare n° 2/2014 del Dipartimento della Funzione Pubblica si spiegano le novità introdotte dall’art. 4 comma 16 bis D.L. 101/2013 (ora L.125/2013)
Questo articolo recita ” All’articolo 55 -septies , comma 5 -ter , del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, sono apportate le seguenti modificazioni: a) le parole: «l’assenza è giustificata» sono sostituite dalle seguenti: «il permesso è giustificato»; b) dopo le parole: «di attestazione» sono inserite le seguenti:«, anche in ordine all’orario,»; c) sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: « o trasmessa da questi ultimi mediante posta elettronica».
Quindi l’art. 55 septies comma 5 ter D.lgs 165/2001 è ora così formulato : “Nel caso in cui l’assenza per malattia abbia luogo per l’espletamento di visite, terapie, prestazioni specialistiche od esami diagnostici (cassato : “l’assenza è giustificata” ) il permesso è giustificato mediante la presentazione di attestazione, anche in ordine all’orario, rilasciata dal medico o dalla struttura, anche privati, che hanno svolto la visita o la prestazione o trasmessa da questi ultimi mediante posta elettronica”.
Il contenuto della Circolare può essere così sintetizzato: le assenze per visite, terapie ecc.. non rientrano più nelle assenze per malattia, ma rientrano nei permessi per motivi personali (oppure nei permessi brevi o nel recupero di ore a credito nel caso i permessi per motivi personali siano già stati esauriti) e devono essere giustificate da attestazione rilasciata dal medico o dalla struttura dove il dipendente ha effettuato la prestazione sanitaria.
LUOGO: Teatro dell’Angelo – Via Simone de Saint Bon 17 (traversa di via delle Milizie – Vicino alla fermata Ottaviano della Metro “A”);
DATA: Venerdì 21 Marzo alle ore 21 ;
APPUNTAMENTO: alle 20,45 presso la biglietteria del TEATRO;
PREZZI: Euro 18 anzichè 25.
Dopo il grande successo ottenuto nella scorsa stagione con IN NOME DEL PAPA RE e quest’anno con SECONDO PONZIO PILATO, Antonello Avallone propone la versione teatrale di un altro capolavoro del cinema italiano ambientato all’ombra della statua di Pasquino.
“NELL’ANNO DEL SIGNORE”
opera meravigliosa di Gigi Magni che vinse il David di Donatello nel 1970, interpretata allora da Nino Manfredi, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Claudia Cardinale e molti altri. Nella Roma papalina del 1825, in piena restaurazione post Congresso di Vienna, la storia ruota intorno alla figura di Cornacchia il calzolaio, in segreto Pasquino (interpretato in teatro da Antonello Avallone), voce irriverente del popolo oppresso. Tutto si svolge tra moti carbonari e storie d’amore nelle vie di una Roma scomparsa, accompagnati della musica del Maestro Trovajoli, si ride e ci si commuove. Ancora una volta si resta sorpresi dalla grande modernità dei testi di Gigi Magni, grandissimo storico di Roma, che nulla risparmia al potere secolare di Papa Leone XII, del cardinal Rivarola e di Mastro Titta. Lo spettacolo è un tributo a due grandi maestri della storia del teatro e del cinema italiano del secolo scorso Gigi Magni ed Armando Trovajoli.
Tra gli artisti, bravissimo, il nostro collega Roberto Celestini.
POSTI ESAURITI
LUOGO: Fondazione Roma – Palazzo Cipolla. Via del Corso,320 (200 metri da Piazza Venezia)
DATA: Domenica 16 Marzo ore 12,00
APPUNTAMENTO: presso la biglietteria del MUSEO alle ore 11,45.
PREZZO BIGLIETTO: € 17,00 (La quota comprende il biglietto d’ingresso, il microfonaggio e la guida). Il numero dei partecipanti è strettamente limitato a 25 persone.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
(Per info e prenotazioni fino ad esaurimento posti telefonare in Associazione al numero 0648906227).
Dopo il grande successo alla Pinacothèque de Paris e al Palazzo Reale di Milano, la mostra “Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti. La collezione Netter”, a cura di Marc Restellini, giunge a Roma. Per la prima volta si possono ammirare i capolavori appartenenti alla ricca collezione di Jonas Netter (1867 – 1946), acuto riconoscitore di talenti. La mostra presenta oltre 120 opere di straordinaria bellezza oltre a Modigliani, anche Soutine, Utrillo, Suzanne Valadon, Kisling e altri artisti che vissero e dipinsero a Montparnasse agli inizi del Novecento durante i cosiddetti “anni folli”, in cui il noto quartiere parigino divenne centro culturale di avanguardia e luogo di incontro di artisti e intellettuali. In questo turbine di cambiamenti e trasformazioni, Jonas Netter ricoprì indubbiamente un ruolo fondamentale.
Il percorso espositivo mette a confronto i capolavori acquistati nell’arco della sua vita dal collezionista , che, affascinato dall’arte e dalla pittura, diventò un amateur illuminato, grazie all’incontro col mercante d’arte e poeta polacco Léopold Zborowski, che gli suggerì opere di artisti non famosi ma che Netter, che di mestiere faceva il rappresentante, poteva permettersi di acquistare.