La riforma della Pubblica Amministrazione

madia-renziCari colleghi,
il 12 giugno il Consiglio dei Ministri ha approvato i punti della riforma della Pubblica Amministrazione.
Il testo, che sarà oggetto di un percorso legislativo, introduce alcune novità rilevanti.
Tra queste:

  1. la previsione di 15 mila nuove assunzioni nella Pubblica Amministrazione per dare avvio ad un ricambio generazionale e la contestuale eliminazione dell’istituto del trattenimento in servizio per chi ha raggiunto i requisiti della pensione, che insieme al divieto di attribuzione di incarichi dirigenziali a soggetti in quiescenza dovrebbe liberare notevoli spazi nelle piante organiche delle varie amministrazioni pubbliche;
  2. La modifica della mobilità volontaria che non necessiterà più del nulla osta dell’Amministrazione di provenienza. Mentre per l’istituto della mobilità obbligatoria, al fine di favorire un utilizzo più efficiente delle risorse umane, nella riforma si prevede la possibilità dell’amministrazione di trasferire (con la medesima retribuzione e non oltre 50 Km dall’attuale sede) un un lavoratore da una amministrazione ad un’altra della pubblica amministrazione, senza il preventivo assenso dello stesso;
  3. Le agevolazioni per usufruire dell’istituto del part-time.

Questi sono solo alcuni dei punti toccati dal governo nella sua proposta di riforma. Proposta che riteniamo utile mettere a disposizione dei colleghi al fine di consentire a tutti di prenderne cognizione nella sua interezza.
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